La Terra Desolata

La Terra Desolata

Prima Regionale

Da Tiresia a Madame Sosostris, da Ofelia al Sacro Graal

di T.S. Eliot

nella traduzione di Roberto Sanesi

progetto di e con Annig Raimondi

scenografia e luci Fulvio Michelazzi

costumi Nir Lagziel

musiche Maurizio Pisati, La Cruz, Antonio Scarano, Richard Wagner

produzione PACTA Arsenale . dei Teatri

 

Il tono di ‘persuasione’ di Terra desolata è dovuto alla particolare struttura del poemetto che con metodo associativo accosta vari miti, antichi e contemporanei: dall’animalità alla degradazione, dalla violenza alla sterilità, dalla metamorfosi alla vendetta. Attraverso una ‘sequenza di avvenimenti’ i vari personaggi si rappresentano , ma alla fine si riuniscono in un unico personaggio, l’archetipo di una Società, Tiresia, donna e uomo insieme.

Tiresia impone al linguaggio dello spettacolo un carattere epico (e non lirico) come affermazione  dell’uomo completo. Il tono conversativo e ironico, il dialogo diretto verso un ipotetico ascoltatore vengono utilizzati per persuadere il pubblico che è lì ad assistere a un racconto ‘globale’ nel cuore e nella vita dell’uomo. Una ‘figurazione totale’ che usa l’arte come simulazione e insegnamento, come motore di emozione. La Duchessa di Amalfi chiusa in una stanza per vendetta coi cadaveri dei suoi figli uccisi; le Figlie del Reno che lamentano la violenza subita dalle sorelle; un giovane bullo, impiegato di agenzia, che convince la segretaria a uno squallido rapporto sessuale; una cartomante da rotocalco e le sue menzogne; una novella Ofelia costretta a prostituirsi sulle rive del Tamigi.

“Con questi frammenti ho puntellato le mie rovine” da Terra desolata di T.S. Eliot

 

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